Facciata Villa Da Passano
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VILLA DA PASSANO

L’ARCHIVIO

Al piano terra della Villa da Passano a San Venerio è conservato un archivio privato, disponibile (su richiesta) per ricerche non solo sulla famiglia da Passano, ma anche sulla storia della città della Spezia e del suo territorio. La maggior parte della documentazione conservata è costituita da materiale contabile, con registri dal XV fino agli inizi del XX secolo. La corrispondenza di Manfredo da Passano è tutelata come bene culturale fin dal 1970; un altro settore dell’archivio è stato notificato nel 2004. Nel 2011 è stato “scoperto” un ulteriore ed importante nucleo di documentazione, l’archivio da Passano “di San Venerio”.

Di grande interesse il diario in 13 volumi di Angelo Alberto da Passano (steso tra il 1730 ed il 1773), opera rilevante sia per la storia della famiglia che per quella del territorio spezzino e della Repubblica di Genova in generale, con considerazioni anche sul ceto di governo.

LA VILLA E IL PARCO

LE ORIGINI

La Villa da Passano a San Venerio è tutelata come immobile monumentale per i suoi caratteri di Villa signorile con impianto tipico dell’architettura genovese del XVIII secolo. L’organismo attuale è il risultato dell’evoluzione di corpi di fabbrica preesistenti, che sono stati oggetto di una notevole ricomposizione per volontà del marchese Manfredo da Passano, che con lo stesso intervento ha anche determinato i caratteri più salienti della fisionomia del Parco antistante la Villa. Prima della trasformazione voluta da Manfredo, l’edificio era letteralmente attraversato da una strada pubblica (via della Lobbia) che “bucava” il piano terra dell’edificio mediante un passaggio voltato; lo spazio oggi occupato dal Belvedere semicircolare della Villa era articolato in tre “terrazze” rettilinee. Il marchese da Passano fece spostare la strada in modo che non percorresse più lo spazio della Villa e fece costruire l’attuale Belvedere, che cela al suo interno una capiente cisterna per la raccolta dell’acqua piovana.

LA VILLA E IL PARCO

AI GIORNI NOSTRI

Il Parco si articola sul versante coronato dalla Villa da Passano, di cui costituisce l’indissolubile complemento paesaggistico e funzionale. Lo spazio del Parco, ottimamente esposto e soleggiato, è caratterizzato da percorsi pedonali di ampiezza variabile e con andamento curvilineo, con rampe di scale ed elementi di arredo integrati nella muratura, quali sedute in pietra ricavate nello spessore della muratura, piazzole, un belvedere da cui si gode di un’ampia vista del golfo della Spezia, prospetti architettonici a diverse quote nei quali sono ricavati un portichetto con struttura voltata ed un nicchione semicircolare con getto d’acqua alimentato a caduta dalla cisterna della Villa.

Le soluzioni architettoniche appaiono ispirate al massimo rispetto per la morfologia originaria del sito, con l’eccezione del volume in parte emergente formato dalla cisterna e dalle ali di terrapieno che la cingono. Il fronte principale della Villa da Passano è in perfetta continuità con il livello più alto del Parco: una serie di porte-finestre con persiane alla genovese si apre direttamente sul belvedere che domina il Parco ed è affacciato sul golfo della Spezia. La relazione tra architettura ed ambiente non potrebbe essere più intima: dall’interno della Villa si percepisce senza soluzione di continuità lo spazio esterno; a sua volta la facciata della Villa costituisce il culmine visivo dell’organizzazione architettonica dei diversi livelli del Parco. La simmetria della facciata – peraltro non completa per la disposizione delle porte-finestre al piano terra – è esaltata dalle due snelle ed altissime palme centenarie Washingtonia filifera visibili anche da grande distanza.

LA VILLA E IL PARCO

AI GIORNI NOSTRI

Il Parco si articola sul versante coronato dalla Villa da Passano, di cui costituisce l’indissolubile complemento paesaggistico e funzionale. Lo spazio del Parco, ottimamente esposto e soleggiato, è caratterizzato da percorsi pedonali di ampiezza variabile e con andamento curvilineo, con rampe di scale ed elementi di arredo integrati nella muratura, quali sedute in pietra ricavate nello spessore della muratura, piazzole, un belvedere da cui si gode di un’ampia vista del golfo della Spezia, prospetti architettonici a diverse quote nei quali sono ricavati un portichetto con struttura voltata ed un nicchione semicircolare con getto d’acqua alimentato a caduta dalla cisterna della Villa.

Le soluzioni architettoniche appaiono ispirate al massimo rispetto per la morfologia originaria del sito, con l’eccezione del volume in parte emergente formato dalla cisterna e dalle ali di terrapieno che la cingono. Il fronte principale della Villa da Passano è in perfetta continuità con il livello più alto del Parco: una serie di porte-finestre con persiane alla genovese si apre direttamente sul belvedere che domina il Parco ed è affacciato sul golfo della Spezia. La relazione tra architettura ed ambiente non potrebbe essere più intima: dall’interno della Villa si percepisce senza soluzione di continuità lo spazio esterno; a sua volta la facciata della Villa costituisce il culmine visivo dell’organizzazione architettonica dei diversi livelli del Parco. La simmetria della facciata – peraltro non completa per la disposizione delle porte-finestre al piano terra – è esaltata dalle due snelle ed altissime palme centenarie Washingtonia filifera visibili anche da grande distanza.

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IL PARCO

IL GIARDINO E IL BOSCO

“Esempio felice di compenetrazione, di raro equilibrio, fra elementospontaneo e mirato intervento umano”(G. L. Maffei, “Ville della Lunigiana storica”, 2005).

Riconosciuto come espressione essenziale e caratteristica di un particolare momento storico del paesaggio spezzino, il Parco è composto da un “giardino” e da un “bosco misto”. Il primo, ridisegnato intorno al 1870, si sviluppa su una superficie di circa 6.000 mq. sul lato a mare della proprietà ed è collegato alla Villa mediante un terrazzamento di impianto semicircolare, detto Belvedere, impostato sulla sottostante cisterna monumentale.

Dall’affaccio del Belvedere si gode un’eccezionale visione panoramica del Golfo della Spezia; scendendo mediante un’elegante scala a tenaglia, si raggiunge la parte ornamentale solcata da camminamenti, scalinate e vialetti bordati da canalette di pietre di fiume ispirate alla tradizione genovese. Gli alberi ad alto fusto presenti appartengono a specie ornamentali di esaltante valore botanico e paesaggistico con presenza di diversi generi, specie e varietà di elevata qualità, che hanno creato un giardino coltissimo dal punto di vista vegetazionale.

Il “bosco misto” si estende per circa mq. 5.000, ha pendenza elevata ed è caratterizzato da alberi di alto fusto di diversa età appartenenti alla famiglia conifere (quali ad esempio pini e cipressi) e latifoglie (querce); esso completa l’aspetto “pittoresco” del complesso, raccordando lo spazio più formale del giardino con l’ambiente circostante.

LA VILLA

IL BELVEDERE E LA CISTERNA

Il Belvedere semicircolare antistante la facciata principale della Villa cela una funzione vitale per la sopravvivenza del Parco (e, un tempo, per la vita quotidiana nella Villa): una monumentale cisterna a pianta rettangolare con la lunghezza di m. 6 e la larghezza di m. 16, della capienza di più di mc. 400, scandita da quattro pilastri in muratura alti circa m. 5,00 e coperta con strutture voltate. La conformazione curvilinea dell’insieme è data dal terrapieno che circonda la cisterna, definiti da muratura in pietra solo in parte intonacata; la sommità di tale muratura è in mattoni, atti a regolarizzare il profilo superiore della costruzione anche ai fini della posa delle copertine in arenaria  dell’installazione del parapetto in ferro battuto.

La cisterna, alimentata da una fonte perenne all’interno della proprietà, riceve anche i pluviali della Villa, che raccolgono l’acqua piovana dai tetti dell’edificio; a sua volta, la riserva idrica alimenta il getto d’acqua a caduta situato all’interno di un nicchione a valle del Belvedere. Il terrazzamento del Belvedere è collegato al livello sottostante mediante una scala a tenaglia formata da gradini in massello di arenaria, da un lato inseriti nel muro di contenimento della cisterna, dall’altro nel muro di facciata del complesso ballatoio-scale. Le due rampe della tenaglia convergono verso il ballatoio che costituisce l’affaccio più avanzato del fronte a mare, sostenuto strutturalmente da un portichetto con due fornici, anch’esso coperto da volte in mattoni.

IL PARCO

IL GIARDINO E IL BOSCO

“Esempio felice di compenetrazione, di raro equilibrio, fra elemento spontaneo e mirato intervento umano”: così viene definito il complesso del Parco e della Villa da Passano.

Riconosciuto come espressione essenziale e caratteristica di un particolare momento storico del paesaggio spezzino, il Parco è composto da un “giardino” e da un “bosco misto”. Il primo, ridisegnato intorno al 1870, si sviluppa su una superficie di circa 6.000 mq. sul lato a mare della proprietà ed è collegato alla Villa mediante un terrazzamento di impianto semicircolare, detto Belvedere, impostato sulla sottostante cisterna monumentale.

Dall’affaccio del Belvedere si gode un’eccezionale visione panoramica del Golfo della Spezia; scendendo mediante un’elegante scala a tenaglia, si raggiunge la parte ornamentale solcata da camminamenti, scalinate e vialetti bordati da canalette di pietre di fiume ispirate alla tradizione genovese. Gli alberi ad alto fusto presenti appartengono a specie ornamentali di esaltante valore botanico e paesaggistico con presenza di diversi generi, specie e varietà di elevata qualità, che hanno creato un giardino coltissimo dal punto di vista vegetazionale.

Il “bosco misto” si estende per circa mq. 5.000, ha pendenza elevata ed è caratterizzato da alberi di alto fusto di diversa età appartenenti alla famiglia conifere (quali ad esempio pini e cipressi) e latifoglie (querce); esso completa l’aspetto “pittoresco” del complesso, raccordando lo spazio più formale del giardino con l’ambiente circostante.

LA VILLA

IL BELVEDERE E LA CISTERNA

Il Belvedere semicircolare antistante la facciata principale della Villa cela una funzione vitale per la sopravvivenza del Parco (e, un tempo, per la vita quotidiana nella Villa): una monumentale cisterna a pianta rettangolare con la lunghezza di m. 6 e la larghezza di m. 16, della capienza di più di mc. 400, scandita da quattro pilastri in muratura alti circa m. 5,00 e coperta con strutture voltate. La conformazione curvilinea dell’insieme è data dal terrapieno che circonda la cisterna, definiti da muratura in pietra solo in parte intonacata; la sommità di tale muratura è in mattoni, atti a regolarizzare il profilo superiore della costruzione anche ai fini della posa delle copertine in arenaria  dell’installazione del parapetto in ferro battuto.

La cisterna, alimentata da una fonte perenne all’interno della proprietà, riceveva anche i pluviali della Villa, attualmente distolti in attesa di verifiche della tenuta dei tratti interrati delle tubazioni; a sua volta, la riserva idrica alimenta il getto d’acqua a caduta situato all’interno di un nicchione a valle del Belvedere. Il terrazzamento del Belvedere è collegato al livello sottostante mediante una scala a tenaglia formata da gradini in massello di arenaria, da un lato inseriti nel muro di contenimento della cisterna, dall’altro nel muro di facciata del complesso ballatoio-scale. Le due rampe della tenaglia convergono verso il ballatoio che costituisce l’affaccio più avanzato del fronte a mare, sostenuto strutturalmente da un portichetto con due fornici, anch’esso coperto da volte in mattoni.

Sede e contatti

Via della Lobbia 38
19126 – La Spezia (SP)

info@sigeric.it

Visite Villa e Parco

Possibilità di visita solo
su prenotazione.

Visita al Parco gratuita.

Visita alla Villa:

  • gratuita per disabili e accompagnatori
  • gratuita per i bambini fino ai 6 anni
  • 6€ dai 6 ai 18 anni
  • 10€ adulti over 18 anni

Come raggiungerci

Con la prenotazione vi sarà indicato il punto di accesso alla Villa e al Parco quale punto di partenza del percorso turistico.